#addiodiesel. ATM dixit

#addiodiesel è il claim che campeggia sui biglietti di ATM, l’azienda dei trasporti di Milano. Lo strombazzano i media mainstream, lo esige (pare…) l’opinione pubblica, l’ambiente è assolutamente irremovibile. Il diesel è più stigmatizzato dei sacchetti di plastica non biodegradabili e dell’olio di palma.

#addiodiesel

#addiodiesel riecheggia nella campagna della sindaca Anne Hidalgo, che ha bannato il gasolio dai 20 arrondissement di Parigi. La data inderogabile? Il 2020, successivamente rettificata al 2025. Si accettano scommesse su eventuali ulteriori deroghe. Anche Berlino, Madrid, Città del Messico e altre metro- o megalo- poli si sono accodate.

Prima di addentrarsi in temi di ‘politica estera’, urge però una riflessione locale. Milano, Italia, dove l’età media degli autobus in servizio supera di qualche mesata i 12 anni di età. Un record, all’interno dell’Unione Europea. ‘Forse non tutti sanno che’, recita una rubrica della Settima Enigmistica. Quando vedete circolare a Milano un autobus Socimi, sappiate che la Società costruzioni industriali Milano fallì nel remoto 1994. Armatevi di calcolatrice e i conti sono presto fatti…

I claim, si sa, possono funzionare, quando il marketing sa fare il suo mestiere. Che il marketing non sia una scienza esatta è altrettanto risaputo. Prima di tuffarci nell’umorale traffico milanese seguite queste riflessioni, pubblicate su DIESEL International di Marzo (per questioni di opportunità, di seguito lo trovate tradotto). Due semplici spunti. Il primo, riguarda gli investimenti necessari per la decarbonizzazone.

Per l’elettrico serve l’elettricità, vero?

Le stime sul lungo o lunghissimo periodo sono sempre gravate da una percentuale di incertezza. E più ci si spinge in là a curiosare nel futuro, più si rischia di passare dal rigore scientifico alle suggestioni fantascientifiche. Per questo gli esperti di mercato più seri si affrettano a dire che loro realizzano scenari (if-so) e non previsioni.

Con questo approccio, il Global landscape of renewable Energy Finance 2018 edito da IRENA informa che la trasformazione energetica necessaria in base agli Accordi di Parigi richiederà investimenti complessivi in fonti rinnovabili pari a 25 mila miliardi di dollari entro il 2050.

E chi l’elettricità non ce l’ha?

Oltre un miliardo di persone (per la precisione: 1,1 miliardi) non ha accesso all’energia elettrica. In proiezione 2030 il numero dovrebbe scendere a 674 milioni (secondo stime AIE) senza tuttavia azzerarsi… Tutto ciò porta a una semplice considerazione. Per lo meno nei prossimi 20-25 anni per soddisfare la prevedibile crescita della domanda occorrerà mettere in funzione una enorme capacità di generazione, che non potrà essere tutta da fonti rinnovabili. D’altra parte nelle economie avanzate il phase out da carbone o del nucleare potrà richiedere a sua volta l’entrata in esercizio di una significativa potenza di sostituzione (in questo caso, rinnovabile o a gas).

 

#addiodiesel

1.200 autobus

#addiodiesel significa, per ATM Milano, sostituire 1.200 autobus da qui al 2030. Chi ha voglia, faccia i conti dell’investimento, soprattutto in relazione alla vetustà del parco circolante. E ragionare, invece, di una transizione all’elettrico che passi per le numerose versioni gassificate disponibili tra i costruttori di autobus urbani? E se ripulissimo, almeno parzialmente, il parco circolante dagli Euro 3 in giù con dei Classe 1 in Euro 6? Oppure valorizzassimo le demonizzate linee aeree per i filobus? E allargando i cordoni della borsa per qualche ibrido ed elettrico in base ai dati reali di bilancio, senza avventurarsi in claim in odor di puro sensazionalismo naz-pop?

A PROPOSITO DI ELETTRICI E ATM, ECCO COSA DICONO QUELLI DI AUTOBUSWEB

 

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