Deutz Electrification significa ben di più che limitarsi ad attaccare il gruppo propulsivo alla spina della corrente. L’obiettivo finale è elettrificare l’applicazione.

E IL CARO VECCHIO DIESEL? PER QUELLO C’E’ LO STAGE V

Deutz Electrification. Torqeedo e non solo

La strategia di Deutz nei confronti della crescente (o nascente?) domanda di svincolarsi dall’abbraccio fossile del diesel (che rimane la soluzione più plausibile, anche per Deutz,. come dimostra l’accordo con Liebherr) non si esaurisce nella sostituzione dell’endotermico con un pacco batterie associato a un motore trifase. Per quanto riguarda l’ibridizzazione, la trasmissione meccanica detta ancora i tempi e i ritmi dell’evoluzione, se il metronomo diventa invece il pacco batterie, l’obiettivo diventa quello di elettrificare l’intera macchina. Deutz Electrification si propone di soddisfare entrambe le richieste.

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Anche in questo caso ci aiuta a capirne di più Roberto Brivio, Managing Director di Deutz Italy: «L’elettrificazione deriva da una visione del mercato di Deutz abbastanza chiara. Noi deteniamo una grande fetta di mercato nelle fasce medio-basse, con le potenze sotto i 100 chilowatt, per intenderci, rivolte a macchine dall’impiego intermittente, cicli di utilizzo a basso carico e una limitata mobilità. I driver dell’elettrificazione sono quindi bassa mobilità, intermittenza e carico medio-basso. Lì c’è spazio per fare efficienza, per recuperare energia, non solo produrne, e ottenere combinazioni tra diesel, ibrido (uso percentuale e uso alternato) e puro elettrico. Stiamo sviluppando una serie di pacchetti modulari per soddisfare le richieste del mercato».

Fornitori di un sistema completo

Prosegue Brivio: «Ci proponiamo come fornitori di un sistema propulsivo completo, non di singoli componenti. L’obiettivo finale è elettrificare l’applicazione. Questo è il futuro, non tanto capire se la mia macchina funzionerà a diesel o in elettrico, ma massimizzare l’efficienza del consumo energetico, del combustibile consumato e dell’energia disponibile. Un traguardo reso possibile dall’acquisizione di Torqeedo, operazione effettuata per avere nella squadra Deutz qualcuno che è immediatamente padrone del settore ed è capace di ridurre il time to market. A un anno appena dalla transazione con Torqeedo disponiamo già di due macchine dimostrative sul campo, praticamente impossibile se fossimo partiti da zero. Stiamo lavorando su oltre 45 progetti a livello europeo, progetti che stiamo selezionando per sviluppare un pacchetto modulare. Contiamo di arrivare in 2/3 anni alle prime produzioni di serie e di avere un ritorno sul fatturato del 5/10 per cento. Una stima che, in base all’evoluzione delle richieste, potrebbe rivelarsi addirittura inferiore al dato reale».

DEUTZ ELECTRIFICATION SECONDO ROBERTO BRIVIO. LO TROVATE IN QUESTA VIDEOINTERVISTA

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