Correva l’anno 2002 quando Dvorak cambiò le prassi di falciatura su terreni pericolosi con le sue Spider, le prime falciatrici telecomandate destinate ad aprire nuovi orizzonti davanti agli operatori agricoli: forti pendenze e terreni accidentati da allora fanno meno paura. La sicurezza ne ha guadagnato sensibilmente. Al cuore delle falciatrici professionali Ild01 e Ild02 ci sono stati, fin dall’inizio, motori marchio Kawasaki. Quest’anno l’azienda nipponica festeggia sessant’anni di attività: l’occasione è propizia per rivolgere lo sguardo agli inizi di una collaborazione, quella con Spider, che rimane tutt’oggi un punto fermo. Il futuro? Al ritmo di espansione e innovazione.

Un progetto pionieristico…

Il progetto è frutto dell’inventiva del ceco Lubomir Dvorak, fondatore dell’azienda omonima. «All’inizio non è stato facile aprirsi alla novità portata da Spider – così Dvorak -. Le teorie riguardo alle tecniche di falciatura tradizionali erano molto radicate. Tuttavia, non appena le persone hanno visto la manovrabilità e la facilità di funzionamento a distanza di Spider, i vantaggi sono diventati chiari». Ad oggi, più d’un brand si è avventurato nel settore delle operazioni agricole comandate da remoto: tra gli altri, i Robo di Energreen motorizzati da Yanmar.

…con Kawasaki come alleata

Gran parte del successo è merito di Kawasaki, che ha fornito i motori Fs541V e Fs691V per spingere le applicazioni professionali Ild01 e Ild02. «I motori Fs di Kawasaki sono fatti per durare ed essere affidabili. Questo è un aspetto importante per gli ambienti esigenti in cui le falciatrici telecomandate Spider si trovano ad operare – così Dvorak -. Bassi consumi e alta coppia sono vitali per noi, tanto quanto la capacità dei motori di dare il meglio su angoli di lavoro ripidi. Un aspetto chiave dei nostri Spider è il fatto che possono falciare su pareti inclinate fino a 55 gradi usando l’argano  idraulico integrato. Ciò ci consente di avere un vantaggio sui competitor: è reso possibile dal sistema di lubrificazione pressurizzato di Kawasaki». Negli sviluppi iniziali della collaborazione tra i due brand è stato fondamentale il lavoro svolto da Asko Kc, il distributore dei prodotti Kawasaki in repubblica Ceca.

Il domani è all’insegna dell’espansione

Cosa riserverà il domani? «Continueremo ad innovare ed espanderci – afferma Dvorak -. Negli ultimi cinque anni abbiam introdotto 127 innovazioni ai modelli attualmente commercializzati e continueremo a cercare modi per sviluppare i nostri prodotti. Abbiamo visto inoltre una significativa crescita della nostra rete di distribuzione: ora gli Spider sono venduti in 40 paesi in tutto il mondo». Anche il network di Kawasaki si è ampliato e copre attualmente tutta l’Europa, con presenza anche in Medio Oriente e Sudafrica

 

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