Il micro-cogeneratore ECO20x della Cmd di Caserta eroga fino a 20 kW elettrici e 40 kW termici generati dalla gassificazione di materiali residuali di origine legnosa. In questo post abbiamo pubblicato la prima parte dell’intervista all’ingegner Maurizio La Villetta, R&D Manager della Cmd. Ecco la seconda e ultima parte.

Eco20X di Cmd

Ripartiamo dall’ECO20x di Cmd.

La macchina presenta un consumo medio di 25 kg/ora per una operatività complessiva fino a 7500 ore/anno, utilizzando cippato di legno di classe A1. Per biomasse/materiali residuali differenti dal cippato di legno di classe A1, consumo medio, operatività annua ed efficienze globali d’impianto, vanno valutati di volta in volta, sia sulla base di indagini di natura chimico-fisica effettuate sulla materia prima che il cliente intende utilizzare, che su relativi test sperimentali di funzionalità, realizzati sui nostri impianti presenti presso l’R&D Energy Department di Caserta. Grazie ad intense attività di ricerca, condotte di concerto con eccellenze campane in tale ambito, quali Università e centri di ricerca come il CNR di Napoli, ad oggi siamo in grado di poter definire il funzionamento dell’impianto già sulla base di indagini di laboratorio, condotte sul materiale da impiegare in alimentazione al micro-cogeneratore e, di conseguenza, definire eventuali pretrattamenti e logiche di processo impostabili da PLC, in quanto ogni tipologia di materiale potrebbe necessitare di uno specifico protocollo.

CMD BLUE HYBRID

Cosa si può dire sulla funzionalità dell’impianto?

Sebbene ECO20x preveda una potenzialità pari a 20 kW elettrici e 40 kW termici, dal punto di vista tecnico potrebbe essere impiegato in cluster (più impianti disposti in parallelo). In questo senso è bene fare una premessa: nell’impiantistica termotecnica e nella gestione di carichi elettrici e termici di una struttura, spesso le curve di carico non sono a punto fisso, fatta eccezione per quei processi industriali che nell’arco del funzionamento giornaliero richiedano un ben definito fabbisogno elettrico e termico. Per specifiche applicazioni, le curve di carico possono essere estremamente variegate e, se la regolazione è affidata a un unico impianto, la parzializzazione potrebbe produrre una riduzione dell’efficienza e il conseguente incremento dei consumi connessi alla gestione dell’impianto. Per queste circostanze, è sempre preferibile lavorare in cluster in modo tale da accendere e spegnere gli impianti a seconda della richiesta. Tale concetto può essere declinato con l’impianto CMD, infatti la gestione di un cluster di ECO20x consente da una parte, di seguire le curve di carico, e dall’altra di adoperare uno specifico programma manutentivo, aspetto questo particolarmente sentito per gli impianti a biomassa.

Eco20X di Cmd

E riguardo alla manutenzione?

Una delle caratteristiche sostanziali di ECO20x, è quella di disporre di uno specifico piano di manutenzione, tarato in funzione delle ore di esercizio, infatti è possibile correlare strettamente il tipo di intervento manutentivo alle ore di funzionamento della macchina. Le ore di operatività possono essere lette dal conduttore dell’impianto attraverso il Plc. In questo senso, ECO20x presenta un’architettura tale da agevolare l’operatore durante le fasi di montaggio e smontaggio dei componenti da sottoporre a manutenzione ordinaria e/o straordinaria.

Il conduttore dell’impianto, scelto dal cliente, viene formato opportunamente presso la nostra sede e, alla fine del corso di formazione, riceve un attestato sulla conduzione e sulla manutenzione del micro-cogeneratore. Il conduttore viene accompagnato nella gestione dell’impianto, anche a seguito dell’avvenuta installazione presso il cliente, grazie al telecontrollo e al servizio assistenza e, in caso di particolari difficoltà, una squadra di nostri tecnici è pronta ad intervenire sul posto.

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