Ecomondo ha confermato le aspettative e si è rivelata kermesse di respiro europeo. Due le ‘dinamo’ di questa effervescenza ‘Dieselistica’: la presentazione in anteprima mondiale del Dc13 Scania nell’alimentazione a gas e del 4006 di Perkins E23Trs4. Cominciamo dal primo. Scania aveva annunciato che a Rimini ci sarebbe scappato qualcosa di grosso. Quel qualcosa si chiama Oc13 101 e altro non è che il grifone da 13 litri convertito al gas metano e lancia il guanto di sfida al Cursor 13 di Fpt Industrial, svelato al TechDay  lunedì 2 Novembre e al 13 di Volvo, in rampa di lancio a Barcellona.

Il 6 cilindri da 12,7 litri (AxC 130×160 millimetri) eroga 302 chilowatt a 1.900 giri e 2.000 Newtonmetro nell’intervallo tra 1.100 e 1.400 giri. Si gonfiano così i polmoni del grifone per alimentare la triade di endotermici a listino con il gas: dopo il dispari è toccato al motore mediano munirsi di catalizzatore a tre vie ed equipaggiare un camion di Södertalje. Come nel caso di Fpt – Iveco l’obiettivo è ricalcare le curve specifiche del diesel, capace di 500 cavalli, alias 368 chilowatt. Chiave di volta è l’autonomia garantita dal gas natuale liquefatto, come ha precisato Folke Fritzson, Senior Engineer della Ricerca e Sviluppo: «Una volta nel motore, non importa come sia stato stoccato il metano, ci sono però differenza significative nella percorrenza. Con l’Lng, l’autonomia è di circa 1.100 chilometri per un tipico trattore con semirimorchio che viaggia su una tipografia moderata. Un veicolo a Cng, invece, può solitamente raggiungere percorrenze di circa 500 chilometri. Si tratta di una soluzione che soddisfa le esigenze di molti clienti, per esempio coloro che svolgono trasporti a livello regionale con rientro in azienda e possibilità di effettuare rifornimento quotidianamente. Ovviamente, il chilometraggio massimo che si può percorrere dipende anche dallo stile di guida, dal tipo di utilizzo e dal percorso effettuato».

ECCOLO QUI, IL CURSOR 13, PER UN FACCIA A FACCIA CON IL 13 SCANIA

 

Ecomondo e Perkins

Ti aggiri tra le familiari stanze del Key Energy, la filiazione di Ecomondo per la filiera a biogas, e chi vedi? Quelli di Bu Power allo stand Perkins, che per la prima volta fa capolino da queste parti.  E il carico di novità da Peterborough non finisce qui. Il carico vero, quello di briscola, si chiama 4006-E23Trs4, è un esacilindrico da 22.9 litri, capace di 423 chilowatt a 1.500 giri. Il 4006-E23Trs3 e il Trs4 coprono la fascia tra 300 e 400 kWe. È un bollino ‘new’ quello appiccicato alla targhetta del 6 della famiglia 4000, molto gettonata nell’industria di processo come dimostra il servizio pubblicato su DIESEL nel 2014 sull’impianto di cogenerazione di una conceria nel vicentino, allestito da BioBrent.

RISALENDO IL VENETO VERSO NORD LA PRESENZA DI PERKINS È SEGNALATA NUMEROSA IN QUEL DI FONTANELLE A CASA DI VISA 

Gli spunti vincenti del 4006 sono dati in particolare dall’efficienza meccanica, calcolata nel 42,5 per cento, e dal consumo di olio, contenuto a 0,1 g/kWh, con un progresso stimato dall’ufficio tecnico di Perkins nel 27 per cento, rispetto al 6 precedentemente in gamma. Allargando lo sguardo all’intera famiglia 4000, la fascia di potenza spazia dall’attaco a 322 chilowatt meccanici fino a 1.042, in base all’efficienza del generatore.

Ecomondo è Green…dustrial

Un’altra pietra miliare di questa edizione l’abbiamo trovata allo stand di Ecomotive Solutions. Specializzata nel dual-fuel per l’automotive pesante, con la gamma Greendustrial l’azienda alessandrina sancisce l’ingresso in grande stile nel mondo degli stazionari. Dal cilindro piemontese sono usciti quattro motori riconvertiti a gas. I due low entry confermano la collaborazione con Pitteri Violini:  all’1,1 litri di Isuzu avvistato all’Eima 2016 si è aggiunto il 2,2 4Le2. Si sale vertiginosamente con i due Fpt, il Nef da 6,7 litri e il Cursor 13. Triangolazione tutta sabauda, quest’ultima, che ha coinvolto Bimotor, Ecomotive Solutions e Fpt. Il risultato è un quartetto di unità con rapporti di compressione bassi, standardizzate con componentistica camionistica, per agevolare i ricambi, centralina  Spark16 in grado di gestire qualsiasi rapporto lambda, e un range di potenza in continuo di 10, 21, 136 e 292 chilowatt. Asticella che si alza, ovviamente, in presenza di utilizzi d’emergenza e con alimentazione a gpl. Il prezzo, giurano, è a dir poco competitivo.

Sì, va bene esaltare le doti del metano, del biometano in particolare, ma come ‘spremerlo’ dalle biomasse? Altro progetto in cantiere di Ecomotive Solutions è quello che investe il sistema di nano-liquefazione per la produzione di biometano liquefatto Bio-Lng. L’impianto pilota di Porto Recanati è in funzione. L’obiettivo dell’autoconsumo non è più un miraggio.

Rama e Yuchai

All’Ecomondo ha fatto capolino un nome di cui abbiamo parlato a più riprese, di recente: Yuchai. Indovinate dove? Allo stand Rama Motori, foriero di pedine dalla Cina.

PROFEZIA CONTENUTA TRA LE RIGHE DI QUESTO POST SULL’R&D A FRANCOFORTE

Questa volta il nome è il più altisonante del Celeste Impero, insieme a quello di Weichai. ‘Lui’, cioè il motore esposto, nella tradizione orientale non ha un nome, ma una sigla da codice fiscale: Yc4gn135-D30. Quattro cilindri, tarato a 90 chilowatt, a gas, sarà personalizzato da Rama, che gestirà la rampa di alimentazione, l’elettronica e le personalizzazioni imposte dal mercato italiano. E se saranno rose…

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