Il modello di punta della serie ammiraglia del gruppo Arbos si chiama 7260 e nasconde sotto la scocca un sei cilindri Fpt da 6,7 litri e 191 chilowatt di potenza massima. La novità è stata svelata in occasione del Fima di Saragozza.

Arbos Serie 7000

Un prototipo diventato realtà

La novità di casa Arbos (fatturato oltre 80 milioni di euro), già vista in versione prototipo all’ultima Agritechnica, presenta trasmissione powershift ‘Arbos Elite’ con Powershuttle, caratterizzata da 5 marce sincronizzate e 4 stadi sottocarico, per un totale di 60 rapporti in avanti e 15 in retro. Come già accennato, il moto è a carico dell’esacilindrico firmato Fpt e in regola con la normativa Tier V. La coppia corre fino a 1.100 Nm a 1.400 giri. La cabina è la stessa montata sulla collaudata Serie 5000, in versione XL con moderna consolle di comando e gestione. L’impianto idraulico con sistema load sensing e cinque distributori elettroidraulici offre una portata massima di 160 litri. Il sollevatore posteriore è accreditato di una capacità di 11.500 chili; a richiesta è disponibile anche il gruppo sollevatore-pto anteriore.

Le premiere di Arbos al Fima

Sempre al Fima, il gruppo Arbos ha presentato in anteprima assoluta la nuova seminatrice da cereali MEK-X 300, firmata Matermacc, sviluppata nello stabilimento italiano di San Vito al Tagliamento e caratterizzata da un inedito elemento a falcione in grado di esercitare sul terreno un carico fino a 40 chili. La nuova seminatrice MEK-X 300 monta un innovativo dosatore di progettazione Arbos concepito per tutte le tipologie di seme, per la concimazione e per la semina in combinata (erbai misti). Altri elementi distintivi sono costituiti dal sistema di tubi telescopici e dall’esclusiva geometria di chiusura che in fase di trasporto garantisce una luce libera da terra di ben 50 centimetri.

Arbos Goldoni: Engineering center per progettare il domani

Arbos ha fatto parlare di sé, recentemente, in merito all’apertura di un nuovo Engineering center nella sede di Goldoni a Migliarina di Carpi. Si tratta di ben 3.100 metri quadrati consacrati allo studio e alle sperimentazione delle novità progettuali della casa, grazie al contributo di 57 ingegneri (11 Responsabili di funzione e 46 disegnatori) e ad un’area testing coi fiocchi. La nuova struttura è stata aperta nell’ottobre 2017, e nasce dall’unione del preesistente Centro di Ricerca e Sviluppo Goldoni (azienda entrata a fine 2015 nel perimetro della famiglia Arbos) e dal completo trasferimento (di strutture e competenze) di Lovol EU Engineering, dove, nel precedente quinquennio, sono stati sviluppati tutti i modelli Arbos da pieno campo.

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