I puntini di sospensione sottintendono la caleidoscopica varietà delle declinazioni filtranti di Hydac. L’evoluzione ha portato a motori dal palato sempre più raffinato. Le normative sulle emissioni hanno elevato gli standard per i combustibili diesel e conseguentemente è aumentata l’attenzione nel minimizzare la contaminazione solida e di acqua. Il gruppo tedesco ha sulle sue corde tutte le applicazioni che fanno capolino su DIESEL.

L’evoluzione dei motori e la precisione dei sistemi di iniezione hanno spostato l’attenzione anche sullo sviluppo dei sistemi filtranti. Particolare attenzione deve essere posta nella separazione delle parti d’acqua presenti nel gasolio, che possono procurare danni ingenti nel sistema di iniezione.

Hydac e il filtro a due stadi

Per questo Hydac ha sviluppato un filtro innovativo, a due stadi di separazione, che combina una separazione dell’acqua ottimale senza che l’efficienza venga inficiata dall’accumulo dei solidi sospesi sul setto filtrante.

 

La distinzione dei due setti filtranti garantisce un’efficienza costante di separazione dell’acqua per tutta la vita dell’elemento filtrante, evitando improvvisi cali di rendimento che potrebbero essere dannosi per il motore.

Nemico della peste

Il setto filtrante garantisce una filtrazione ottimale anche in presenza di peste del diesel, specialmente in ambienti salini o dovuti all’utilizzo di bio-diesel.

Gli elementi filtranti non hanno parti metalliche e sono facilmente inceneribili.

 

La funzione di ‘balia’ del combustibile, quindi, di riflesso, del livello di efficienza, si esprime in mille forme, come anticipato. Per esempio anche nella gamma Diesel fuel protection.

Diesel fuel protection

Tra i prodotti di ultima generazione spiccano le unità LVH-F e LVH-C. La funzione del corpo filtro LVH-F è quella di separare le particelle solide di contaminazione, mentre quella dell’LVH-C montato in serie è di azzerare l’antipatica presenza di acqua. Il design interno favorisce e accelera il naturale processo di coalescenza: le gocce di acqua più piccole si uniscono formando gocce sempre più grandi destinate a depositarsi e quindi facilmente eliminabili tramite un’apposita valvola di uscita. A differenza dei tradizionali filtri che assorbono l’acqua presente, il sistema Hydac descritto permette di riutilizzare gli elementi allungandone la vita utile. Tale tecnologia è stata sviluppata per un largo range di portate e adattata anche per il condizionamento delle grandi cisterne di stoccaggio del gasolio. La prolungata giacenza, come ad esempio nei serbatoi dei generatori di emergenza, viene gestita con successo dalla specifica unità LVU-CD.

Avvistati a Ravenna, all’Omc , in uno dei terreni di coltura delle applicazioni Hydac, l’oil&gas, vedremo all’Agritechnica di Hannover cosa ci attende per le macchine agricole. E non saranno solamente filtri.

 

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