John Deere e l’agricoltura del futuro

Il Canada, insieme ai Paesi Bassi, è un giocatore di primo piano nell’utilizzo di serre commerciali. Queste possono rappresentare una risorsa per il futuro e per rendere l’agricoltura più sostenibile. Recentemente, la Van der Burg di Berkel en Roderijs, compagnia di stanza proprio nei Paesi Bassi, ha customizzato due piattaforme a pantografo semoventi per adeguarle alle esigenze operazionali canadesi.

Destinatario dei macchinari è la compagnia olandese Voorwinden Group, leader nel settore di costruzione di serre, che le userà per soddisfare la crescente richiesta. «Stiamo aumentando gli investimenti in metodi di coltivazione sostenibile», precisa Arjan Van der Burg, co-proprietario dell’azienda. «Alcuni progetti sono enormi, con serre molto alte che si estendono per ettari. Le piattaforme a pantografo sono indispensabili per aiutare i costruttori a rispettare le scadenze e a garantire la sicurezza delle squadre. Vengono utilizzate per sollevare componenti voluminosi, per l’installazione di lastre di vetro, finestre e condotti», prosegue van der Burg. «I costruttori di serre hanno bisogno di flessibilità per adattare il disegno alle condizioni e alle normative locali».

ALL’INTERMAT LO ABBIAMO VISTO COSÌ

John Deere PowerTech PWL

A livello meccanico, la Van der Burg si affida a un telaio standard, adattato poi secondo richiesta. Le piattaforme per la Voorwinden Group misurano 6×2,6 metri, e arrivano fino a 8 metri in altezza. Possono inoltre estendersi in larghezza fino a un massimo di 4,5 metri. Cingoli in acciaio e telaio idraulico autolivellante garantiscono la stabilità anche su terreni irregolari.

Le normative canadesi in termini di emissioni sono abbastanza stringenti. La scelta di un Tier 4 Final/Stage IV risulta quindi quasi ovvia. Van der Burg si affida a John Deere, per la precisione al suo PowerTech PWL da 4,5 litri. NPS Diesel B.V., distributore di John Deere per il Benelux, gioca il ruolo di intermediario. Il motore, che arriva pronto per l’installazione, è equipaggiato anche di un sistema integrato per il controllo delle emissioni. Presenti all’appello Scr, Doc ed Egr.

Giardini pensili, sostenibilità ad alta quota

Il nuovo modo di concepire il verde non riguarda solo la coltivazione di massa, ma anche gli spazi urbani. È il caso dei giardini pensili. Questi stanno infatti diventando molto popolari sui tetti degli edifici di paesi come Germania, Francia e Svizzera, per limitarci all’Europa. Ma anche negli States il trend sta acquisendo popolarità. Oltre ai vantaggi “ambientali” (dove per ambiente si intende anche l’edificio stesso), e a quelli economici, la facilità di installazione sta giocando un ruolo fondamentale per la loro affermazione.

La Express Blower Inc. lavora proprio su questo fronte, costruendo un’ampia gamma di attrezzature. Anche qui John Deere ci ha messo del suo. Le macchine montate su camion (5 modelli), sono in grado di far arrivare i materiali in cima a palazzi di 30 piani. E fanno affidamento su motori John Deere dedicati. «I nostri clienti hanno trovato svariati modi per utilizzare i nostri soffiatori autocarrati», afferma Jason Wedmore, national account manager di Express Blower. «Il fatto che siano azionati da motori di elevata potenza aumenta ulteriormente la loro portata».

Tornando a John Deere, è da poco che Express Blower si affida alle loro motorizzazioni. Anche qui si tratta di motori Tier 4 Final/Stage IV. Uno è il PowerTech PSS da 6,8 litri, che muove i mezzi medio-pesanti. L’altro, che aziona gli altri tre modelli più pesanti, è il PowerTech PSS da 9 litri. Superior Diesel di Rhinelander, in Wisconsin, è il rivenditore autorizzato. Ha inoltre fornito assistenza tecnica per il passaggio alla nuova tecnologia. Brendan O’Connor, product manager di Express Blower, ha commentato la recente partnership. «A causa delle maggiori dimensioni dei componenti, abbiamo dovuto intervenire in modo creativo sull’allestimento della macchina. Il supporto sia di John Deere che di Superior Diesel ci ha aiutato moltissimo in tutto il lavoro di engineering».

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