Kohler ha portato K-Hem con sé al Bauma: l’unità ibrida di generazione di potenza combinata elettrica e meccanica

L’offerta di unità ibride K-Hem, che Kohler ha portato con sé al Bauma, si basa sul concetto di sistema ibrido in parallelo: questo permette ai costruttori di installare le unità K-Hem al sistema idraulico delle proprie applicazioni, proprio come facevano in precedenza con i motori endotermici.

Kohler si è resa conto che esiste una serie di applicazioni che, per caratteristiche specifiche, sono equipaggiate con motori sovra dimensionati. Il loro ciclo di lavoro non richiede tutta la potenza che il motore è in grado di offrire, o almeno non lo richiede in maniera costante. Per questo motivo ha individuato due soglie particolarmente interessanti: i 19 kW che rappresentano il limite oltre il quale la normativa Stage V introduce l’utilizzo del Dpf, e i 56 kW oltre il quale la medesima normativa richiede anche l’utilizzo dell’Scr.

Per offrire una soluzione alternativa in grado di intercettare questi due nodi di potenza, il modello K-Hem 2504 si affianca al K-Hem 1003 presentato lo scorso novembre: il K-Hem 2504 è l’unità ibrida di generazione di potenza combinata elettrica e meccanica composta da un motore diesel Kdi 2504Tcr da 55,4 kW, che è conforme alla normativa Stage V e senza Scr, e dal motore elettrico 48 Volt che garantisce 19,5 kW di picco e 9 kW continuativi.

La nuova unità ibrida K-Hem 2504 offre un’ulteriore efficienza nella gestione del Dpf, permettendo ai processi di rigenerazione di essere totalmente trasparenti all’utilizzatore finale grazie alla possibilità di sfruttare le temperature raggiunte per ricaricare il pacco batterie. Kohler offre ai costruttori una gamma completa fino a 105 kW che indaga una serie di fonti di energia che, con il passare del tempo, si arricchisce e si diversifica.

KOHLER IN APERTURA DEL BAUMA 2019

Secondo Kohler, l’ibrido è già un’alternativa perfettamente valida

Grazie alle soluzioni ibride, oltre a risparmiare ai costruttori la complessità dei sistemi di post-trattamento e ad aggiungere potenza, si apre un ventaglio di possibilità: è possibile sostituirle semplicemente al motore endotermico, senza preoccuparsi dei problemi di installazione perché le unità K-Hem hanno la stessa integrazione del motore diesel con il sistema idraulico o con la trasmissione meccanica. Oppure è possibile ri-progettare l’applicazione con l’obiettivo di renderla più efficiente: la corrente generata dal motore elettrico può comandare una serie
di attuatori e garantire una gestione più puntuale conferendo così prestazioni superiori all’intera macchina.

Le unità ibride K-Hem permettono agli escavatori di avere azionamenti più precisi e più veloci rispetto al passato. Oppure possono garantire alle piattaforme aeree di poter sfruttare la potenza elettrica quando è richiesto un picco e utilizzare la base del motore diesel durante i cicli a bassi regimi che le caratterizzano. Per gli stessi motivi, le unità ibride K-Hem si prestano anche ad applicazioni come saldatrici, carrelli elevatori, sollevatori telescopici, pale gommate o cingolate, cippatrici, tendi cavi.

Le unità ibride di Kohler, dunque, permettono di immagazzinare l’energia in surplus nelle batterie, che potrà essere erogata quando richiesto. Questo riduce drasticamente i costi operativi; le applicazioni godranno della flessibilità insita ai sistemi ibridi in parallelo, ossia la possibilità di funzionare con energia meccanica, con energia meccanica sommata a energia elettrica oppure con energia elettrica pura.

UNO SGUARDO AL PASSATO: INTERVISTA CON  NINO DE GIGLIO SU K-HEM

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