img_4078

Due sono i punti chiave dell’accordo tra Deutz e Liebherr: la fornitura di unità per le fasce medio-alte di potenza per applicazioni mobili dal 2019 e un 9 litri prodotto da Deutz in Cina per Liebherr. L’intervallo di potenza che riguarda l’accordo è compreso tra 200 e 700 chilowatt. Nulla trapela invece riguardo al 9 litri. Sappiamo che Deutz presenta un buco a listino tra il Tcd7.8 e il Tcd12 e che Liebherr dispone invece di un 10,5 litri.

I risvolti affascinanti di questo accordo sono quelli che sfuggono ai comunicati stampa. Deutz continua a mietere successi con i compatti (il 2,9 e soprattutto il 3,6 fanno proseliti), incassa qualche gettone di presenza con il 4,1 e il 6,1 litri e si sta attrezzando per lo Stage V con il 5 litri presentato al Bauma. Sopra, invece, cioè, guarda caso, proprio dove arriva il Tcd6.1, quei famosi 200 kW, forbice bassa dell’accordo c’è ancora da lavorare. E così Liebherr, che si sta specializzando nelle grandi potenze (vedi i V12, V16 e V20 della serie D98 annunciati e visti al Bauma e al MinExpo), ha l’attacco della famiglia diesel nel D934 A7, 4 cilindri da 7 litri.

 

In primo piano

Articoli correlati

VM: nel 2024 ci sarà una “second life”?

Si intensificano i rumor attorno alla cessione di Vm, che dovrebbe avvenire nel 2024. Siamo in ritardo, rispetto alle previsioni della Regione Emilia Romagna, ma le voci rimangono e gli indizi portano nel Nord Italia

RES Italia fa il pieno con la CO2

RES Italia, Reliable Environmental Solutions, ha installato presso l'Agenzia Sardegna Ricerca un reattore per la conversione della CO2 presente nel biogas