Una quarta unità si aggiunge all’impianto di trigenerazione dell’Ospedale San Raffaele

L’Ospedale San Raffaele rinnova la partnership decennale con Intergen. Al centro dell’accordo la fornitura e la manutenzione del quarto motore della centrale di trigenerazione dell’ospedale. Il motore in questione, da 4,5 megawatt, andrà a integrare, nel corso del 2018, l’impianto di trigenerazione già esistente. Quest’ultimo conta già tre unità da 3.9 MW di potenza elettrica (4,4 termica), sempre fornite da Intergen che dal 2008 collabora con l’ospedale. Le tre unità sono alimentate a gas naturale, e forniscono energia elettrica e acqua surriscaldata.

Ospedale San Raffaele

I tre motori sono integrati nella centrale termica della struttura, la quale opera in modalità trigenerativa. In tal modo gli utenti possono usufruire di energia elettrica e termica (vapore a 12 bar, acqua calda e fredda). La centrale comprende anche caldaie tradizionali che operano in modalità integrazione e riserva. Sono inoltre presenti anche una pompa di calore e unità frigorifere a compressione e ad assorbimento. La centrale riesce a soddisfare tutte le esigenze energetiche della struttura, e opera in parallelo alla rete pubblica. Con l’aggiunta del quarto motore, sarà in grado di fornire parte dell’acqua calda per il sistema di teleriscaldamento di Milano 2, quartiere di Segrate nei pressi della struttura. Negli ultimi anni, i motori hanno lavorato per una media di 8.200 ore annue. Intergen ha monitorato le attività, occupandosi di manutenzione ordianaria e straordinaria. Ciò include il primo intervento di revisione globale, denominato “E70”.

I punti del nuovo accordo

In primo luogo, l’accordo prevede la fornitura e la messa in posa di un MWM TCG 2030 V16 B da 4,5 MW. A questo, vanno aggiunti i relativi recuperi termici per la produzione di vapore e acqua calda. Il servizio prevede anche la garanzia manutentiva di 12 anni sul nuovo motore. A calendario anche le opere civili per l’installazione della nuova unità, e quelle di finitura della centrale esistente. La fornitura dei sistemi di contenimento acustico (45 decibel a un metro dalle bocche di aspirazione ed espulsione) è parte dell’accordo. Allo stesso modo, anche il sistema di post-trattamento (Scr) è incluso. Secondo la dichiarazione ambientale ratificata ogni tre anni, i limiti degli NOx e dell’NH3 sono stabiliti rispettivamente a 75 e 5 mg/Nm3. I monossidi di carbonio, invece, devono essere contenuti entro la soglia di 100 mg/Nm3.

Cosa ne pensano le parti in gioco

«La realizzazione del nuovo padiglione dedicato a polo chirurgico e delle urgenze dell’ospedale, già in fase di realizzazione, e il collegamento alla rete di teleriscaldamento di Milano 2 richiedono un importante potenziamento della centrale», afferma Alberto Negri, direttore tecnico della Centrale del San Raffaele. «Intergen lavora al nostro fianco da oltre 10 anni, assicurando il servizio di assistenza e manutenzione dei motori di cogenerazione, fondamentali per garantire il funzionamento efficiente della nostra centrale. Negli anni si è consolidato un rapporto di fiducia e conoscenza reciproca, che è un capitale prezioso da salvaguardare. Per questo siamo soddisfatti che Intergen lavorerà con noi anche sul nuovo motore».

Ospedale San Raffaele

Anche Roberto Barbieri, proposal manager di Intergen, ha commentato l’esito. «Questo contratto è per noi motivo di orgoglio, in quanto testimonia la nostra capacità di affiancare i clienti in un rapporto di partnership di lungo periodo. Il settore della cogenerazione richiede, oltre a capacità tecnica e progettuale, costante collaborazione, affiancamento e assistenza per garantire il funzionamento alle massime prestazioni possibili dei sistemi, per tutta la vita utile dell’impianto».

INTERGEN AL MCTER DI ROMA

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