Cresme… il mercato, come va? Non c’è male, grazie. Macchine da movimento terra e lavori stradali, il mercato interno continua a risalire la china: nel secondo trimestre dell’anno ha fatto segnare un bel + 6,7 per cento rispetto al medesimo periodo dell’anno passato. Ma è tempo di guardare anche all’intera prima metà dell’anno: ebbene, i dati parlano del +6,6% rispetto al 1° semestre 2016, frutto di 5.164 macchine vendute. Numeri e percentuali sono affidate alla carta dall’Osservatorio vendite macchine e impianti per le costruzioni del Cresme, promosso da Cantiermacchine-Ascomac, che parla di un «mercato in netta ripresa che ha recuperato, ormai, gran parte del mercato perso in questi anni di pesante crisi». Perché la notizia è proprio questa: i dati del primo semestre 2017 confermano il ritorno, già registrato nel 2016, al periodo gennaio-giugno del 2011, quando le macchine vendute furono 5.280 (poco meno di un centinaio in più).

Dumper articolati in vetta

Il Cresme festeggia anche puntando lo sguardo sui dati Istat, secondo il quale «le importazioni di macchine per le costruzioni in crescita per tutto il 2016 (+18,9% rispetto al 2015) sono, in termini di valore, aumentate nei primi 3 mesi dell’anno del 5,7% rispetto al 1° trimestre 2016». Ma quali sono le macchine che crescono di più? Nel primo semestre 2017 sono stati i dumper articolati a fare l’exploit: «per questo settore il mercato era risultato in flessione per tutto il 2016, – si legge nel rapporto – generando un decremento del 31,8% rispetto alle vendite/noleggi registrati nel 2015, ma in questi primi due trimestri del 2017 ha registrato gli incrementi percentuali più alti dell’intero comparto: nel 1° trimestre 2017 il mercato era cresciuto del 175% e in questo 2° trimestre, con 16 macchine vendute/noleggiate, del 77,8%». Sul gradino intermedio del podio, quanto a ritmo di crescita, si collocano le macchine movimento terra tradizionali: 822 macchine vendute o destinate alle flotte noleggio, pari al 14,3% rispetto al 2° trimestre 2016. All’interno di questo segmento, gli escavatori cingolati dominano dall’alto di un altisonante 526 macchine vendute, rappresentative del 64 per cento del settore.

Sollevatori telescopici e terne in calo

Ma c’è anche chi cala. Per esempio i sollevatori telescopici, che «dopo aver registrato nel 1° trimestre dell’anno il +143,8%, tornano nuovamente in flessione del -33,3%». Da parte loro «le terne, che già dall’ultimo trimestre 2016 avevano cominciato a perdere mercato, nel 1° trimestre avevano registrato l’unica variazione negativa del comparto macchine movimento terra e lavori stradali pari al 2,6%. Con 48 macchine registrate nel 2° trimestre il calo rispetto al 2° trimestre 2016 è del 4 %».

Import/export alla grande

Sono forieri di buone notizie anche i dati relativi alle importazioni e alle esportazioni di macchine per costruzioni e lavori stradali, ambiti in cui il rapporto Cresme prende in considerazione i primi tre mesi dell’anno. La domanda interna torna di nuovo in crescita: «Il valore di macchine importate nel 1° trimestre raggiunge i 184,7 milioni superando del 5,7% il valore delle importazioni del 1° trimestre 2016». In ambito di export «i circa 282 milioni di euro di macchine vendute all’estero superano il valore delle esportazioni registrate a marzo 2016 del 2,1%. Questo è il secondo segnale di un mercato che appare in timida ripresa: già a gennaio si era, infatti, registrato un incremento dell’export pari al 19 % che aveva interrotto una tendenza negativa che perdurava da luglio 2016. A febbraio, però, il dato era bruscamente tornato negativo e le esportazioni erano risultate in calo del 18,8%. La totalizzazione del valore delle esportazioni per il 1° trimestre 2017 è pari a 650,5 milioni di euro e nonostante l’incremento di marzo il dato risulta ancora in flessione del 1,7% rispetto a quello del 1° trimestre 2016».

Via allo svecchiamento, finalmente

«Positivo, anche per il primo semestre 2017, l’andamento delle vendite nel mercato delle macchine per le costruzioni e stradali – evidenzia Ruggero Riva, Presidente di Ascomac – con una crescita globale del 6,6% così ripartito: +6% mercato totale  delle macchine movimento terra, trascinate al rialzo grazie al +18% registrato sulle  medio – grandi e dal +9% su quelle per la costruzione di strade. Un trend in crescita  provocato più dalla necessità dei  nostri clienti di “svecchiare” il parco macchine (utilizzando tutte le agevolazioni fiscali in essere) che da un effettivo  aumento degli investimenti  in costruzioni che l’Ance (Associazione nazionale costruttori edili) stima per il 2017 dello 0,2 %  in termini reali (1.3% in termini correnti)». Un dato «trascurabile, insufficiente a creare le condizioni di una effettiva ripresa per un settore stremato da una profonda crisi, che ormai si protrae da troppi anni».

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