Otto mesi sono già un arco di tempo sufficiente per approntare qualche bilancio. Alexander Greschner da gennaio è responsabile a livello globale dei servizi di distribuzione, assistenza, logistica e marketing di Wacker Neuson, uno dei grandi nomi nel firmamento delle macchine edili. Le strategie commerciali dell’azienda sono state benedette da un secondo quarto di 2017 in grande spolvero (425 milioni di fatturato, 11 per cento in più rispetto al medesimo periodo del 2016, un’annata contraddistinta da discrete difficoltà per tutto il settore), tanto che le stime relative al 2017 sono state riviste al rialzo. E il futuro? La grande sfida si giocherà in Cina. E le prospettive più interessanti sono quelle aperte dagli azionamenti elettrici.

Wacker Neuson

Europa: ottimizzazione della rete (con l’ausilio di John Deere)

Il 46enne Greschner, ingegnere meccanico e membro del consiglio d’amministrazione di Wacker Neuson (sotto il cui controllo operano anche i marchi Weidemann e Kramer), pone come obiettivo in ambito di distribuzione l’ulteriore crescita in Europa, Nord America e Cina: «Questi mercati hanno condizioni completamente diverse e devono quindi essere gestiti in modo individuale. Nel primo trimestre l’Europa ha registrato un ottimo sviluppo, trainata da paesi quali Germania, Gran Bretagna e Polonia. Anche in Francia lo sviluppo è stato degno di nota. In Europa (che contribuisce al fatturato totale dell’azienda per il 73 per cento, n.d.r.) ci concentriamo sull’ulteriore penetrazione del mercato e sull’ottimizzazione della rete delle nostre società di distribuzione, dei partner commerciali e delle grandi catene di noleggio. Dedichiamo inoltre grande attenzione al settore dell’agricoltura. Il mercato europeo delle macchine agricole è in ripresa, per il 2017 le aspettative per la maggior parte dei Paesi europei sono cautamente positive». «Di recente – prosegue Greschner – abbiamo annunciato l’alleanza strategica con John Deere per la distribuzione delle macchine compatte del nostro marchio Kramer, che produrrà pale gommate, pale gommate telescopiche e sollevatori telescopici a trazione integrale, che John Deere distribuirà alla propria rete efficiente di distributori. Presupposto per la cooperazione è l’autorizzazione dell’Antitrust».

Speranze riposte in Nord America per Wacker Neuson

E in Nord America? «Dopo un 2016 difficile vediamo aprirsi uno spiraglio. Prevediamo una crescita a due cifre nella regione e ci attendiamo un percettibile vento a favore nell’evoluzione del nostro fatturato e del risultato. Nel primo trimestre 2017 la regione è stata estremamente forte, il che è da ricondurre anche alle grandi fiere Conexpo, ARA Rental Show e Word of Concrete. Ci attediamo di poter trarre vantaggio anche dalla cauta ripresa delle domanda dall’industria e dal settore energetico nordamericani. Sono già entrati ordini di grandi imprese di noleggio che servono questi segmenti». Del resto, la vetrina Conexpo 2017 ha registrata un certo successo.

La corsa all’est

Ma la grande sfida, come anticipato in apertura, è la Cina, dove Wacker Neuson sta mettendo radici, pronto a sfornare escavatori compatti direttamente in loco a partire dall’anno prossimo. Prosegue Greschner: «In una realtà in fase di boom abbiamo nettamente aumentato le vendite dei nostri miniescavatori. Con la costruzione dello stabilimento produttivo di Pinghu, una località a circa 30 km di distanza da Shangai, ampliamo le nostre capacità produttive in Asia e consolidiamo la nostra presenza locale in Cina. Inizialmente verranno prodotti escavatori compatti, a cui faranno seguito altri prodotti. La produzione dei primi escavatori compatti è prevista per il 2018. Con questi prodotti realizzati su misura per la realtà locale serviremo prima il mercato cinese e in seguito quello asiatico. Naturalmente la nostra organizzazione continua a lavorare all’ampliamento delle posizioni di mercato in regioni tradizionalmente importanti come l’America Latina, l’Australia e l’Africa».

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Elettrico prossimo venturo

Nel frattempo, «gli azionamenti elettrici vengono sempre più richiesti dai mercati, in particolare dalle imprese di noleggio. La serie zero emission comprende attualmente due modelli di costipatori a batteria, l’escavatore dual power, un dumper cingolato ad azionamento elettrico, una pala gommata articolata elettrica e la prima pala gommata a quattro ruote sterzanti con trazione elettrica Kramer. Il nostro obiettivo per il prossimo futuro è quello di far sì che le soluzioni a emissioni zero rappresentino un’alternativa reale per ogni gruppo di prodotti. Attualmente con l’introduzione di una nuova generazione di batterie siamo riusciti ad aumentare del 50% l’autonomia di entrambi i costipatori a batteria AS30e e AS50e, che si stanno già ottimamente affermando nella pratica. Dall’inizio dell’anno la pala gommata a batteria WL20e è disponibile con una pregiata batteria AGM (“Absorbent Glass Mat”). Grazie al caricabatterie onboard, ora la batteria può venire semplicemente ricaricata collegando un cavo a qualsiasi fonte di energia, fissa o mobile. Questo era molto importante soprattutto per l’uso delle pale gommate per il lavoro quotidiano nei cantieri».

I conti sorridono, le previsioni ritoccate al rialzo

Il mercato per ora arride alle strategie messe in campo in questa prima metà abbondante di 2017. Guardando alla prima metà dell’anno, il fatturato è cresciuto del 9 per cento rispetto al gennaio – giugno 2016, mentre l’Ebit è aumentato del 20 per cento, assestandosi a quota 8 per cento. Nelle Americhe la crescita del fatturato è stata del 23 per cento, mentre l’area Asia-Pacifico (che concorre al fatturato con un 3 per cento) è in sofferenza: il gruppo ha riportato una leggera flessione. Ad assestarsi in positivo sono gli affari in Australia e Nuova Zelanda, con crescita in doppia cifra. Per la restante porzione di 2017, le previsioni sono affidate alle parole di Cem Peksaglam, Ceo di Wacker Neuson: «Siamo ottimisti riguardo la seconda metà dell’anno, dal momento che la situazione degli ordini è florida e i mercati appaiono in buone condizioni. In Europa ci aspettiamo che l’industria delle costruzioni prosegua sulla strada della crescita, così come confidiamo nell’aumento della domanda nel settore agricolo. Nelle Americhe, ci aspettiamo che le ottime performance dei primi sei mesi proseguano, spinte in particolare dalle vendite di attrezzature compatte». Le stime di fatturato sono state ritoccate al rialzo: si prevede una crescita rispetto all’anno passato tra il 7 e il 10 per cento, tale da portare il fatturato a quota 1,45 – 1,5 miliardi di euro.

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