A cavallo tra free market e captive

Nella top ten mondiale degli Oem agricoli c’è un marchio dai natali indiani. Non stiamo parlando di Mahindra, bensì di Escort. In Italia sono distribuiti dalla Oberto di Fossano (Cuneo). «Farmtrac sta attraversando un momento di transizione importante e ha intrapreso un ambizioso piano strategico per il 2022 in cui innovazione, progresso tecnologico e soluzioni di smart farming saranno alla base della sua evoluzione», sono le parole di Rajiv Wahi, Head of International Business di Farmtrac Tractors Europe.

All’Eima abbiamo chiesto allo stesso Rajiv Wahi e a Shakti Kumar Singh, DGM Engine Design & Testing, quali strategie motoristiche sta seguendo il gruppo indiano.

farmtrac

Come si stanno muovendo Farmtrac e il gruppo Escort nella differenziazione dell’approccio motoristico?

Siamo un gruppo internazionale, dal 2000 controlliamo due stabilimenti produttivi in Polonia, con la nostra sussidiaria. Ci stiamo gradualmente spostando dai motori Perkins ai motori di nostra produzione, che rispettano le emissioni e sono competitivi sia in termini di prestazioni che di costo. La nostra famiglia di compatti è omologata Stage V; al momento, nella fascia tra 14,7 e 25,7 chilowatt (20 – 35 cavalli), utilizziamo Mitsubishi. Continueremo a vendere questi motori fino al 2020, sfruttando la flessibilità prevista dalle omologazioni, ma siamo pronti a installare i nostri motori Stage V (ndr: allo stand era esposto il 4 cilindri, AxC 98×122 mm, da 66 kW e 310 Nm). Perkins è il nostro partner per l’omologazione agli standard europei.

A PROPOSITO DI PERKINS, A PROPOSITO DI EIMA

Abbiamo la capacità produttiva per realizzare circa 150mila motori all’anno. Quest’anno abbiamo licenziato 110mila trattori, a fronte di una capacità di 250mila trattori. In India produciamo trattori per 63 mercati, inclusi quelli Tier 4 Final come gli Usa, e per altri importanti mercati come Brasile, Australia, Sud Africa, Giappone. In Polonia concentriamo la produzione per il mercato europeo.

E lo Stage V?

Siamo in grado di fornire tutti i mercati, anche quelli del nord Africa, con le stesse caratteristiche tecnologiche dei mercati fortemente regolati. Da tempo ci siamo convertiti ai raffreddati ad acqua, abbiamo adottato il common rail e l’Egr raffreddato per il Tier 4 Final e implementato i dispositivi a bordo con sensori di temperatura, Doc e Dpf, oltre all’Scr, quando richiesto. L’obiettivo è contenere i consumi di gasolio, per fornire un buon Tco per i clienti.

MOTORI INDIANI? A DUBAI C’ERANO MAHINDRA E KIRLOSKAR

E i cosiddetti alternativi?

All’Agritechnica abbiamo svelato un trattore elettrico con sistema di falciatura centrale incorporato. Dovremmo commercializzarlo entro la fine del 2019. È solo uno degli esempi che possiamo dare di alimentazioni alternative: nessun rumore, nessuna vibrazione, eccellente per aziende agricole biologiche, serre, filari e altre applicazioni del genere.

Stiamo lavorando alla tecnologia solare, anche nelle applicazioni agricole, con un orizzonte rivolto al 2027, per fornire nuove soluzioni all’agricoltura del domani.

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